All’inizio degli anni Duemila la Germania viveva una fase complicatissima con un’elevata disoccupazione, una delicata coesione sociale dovuta all’assorbimento della ex DDR ed una forte contrazione economica.
Per rispondere a queste esigenze fu istituita la Hartz Kommision, volute dal governo Schröder all’interno di un impianto complessivo di riforme chiamato Agenda 2010 , che hanno portato all’adozione di un nuovo sistema di sostegno al reddito delle persone senza lavoro e una riorganizzazione della rete dei servizi pubblici per il lavoro, coordinati e gestiti dall’Agenzia Federale del Lavoro (Bundeasgentur für Arbeit – BA).

Le due principali forme di sussidio di disoccupazione sono:
- l’Arbeitslosengeld (ALG I) ovvero l’indennità di disoccupazione di origine assicurativa, regolamentata dal Codice Sociale III (SGB III), finanziata con i versamenti contributivi a carico di lavoratori e imprese, e gestito dalle Arbeitsagenturen , le agenzie territoriali della BA;
- l’Arbeitslosengeld II (ALG II) ovvero lo schema di reddito minimo per le persone “abili al lavoro in condizioni di bisogno” ed è gestito dalla rete dei servizi denominati Jobcentre.
L’esternalizzazione dei servizi funzionali all’occupazione o al reinserimento lavorativo è più recente, ma resta marginale.
Il sistema dei voucher
Un ruolo fondamentale è quello ricoperto dai voucher: quello per la formazione (Bildungsgutschein – BG) e quello per l’attivazione ed il collocamento (Aktivierungs und Vermittlungsgutschein – AVGS).
Si tratta di misure strutturali nazionali di politica attiva a cui i consulenti della BA possono fare ricorso dopo il profiling individuale: possono essere quindi attivati solo dal HR manager che ha in carico il disoccupato.
Nel modello tedesco l’esternalizzazione di servizi di istruzione e formazione professionale a organismi esterni ai servizi pubblici per l’impiego era già una pratica consolidata; istruzione e formazione erano affidate a fornitori appartenenti alla galassia delle parti sociali e del terzo settore, mentre nell’ultimo decennio quegli attori sono stati rimpiazzati da enti formativi for-profit.
Sia le Agenzie per l’impiego che i Jobcenters possono esternalizzare la fornitura di alcuni servizi a provider del terzo settore o privati tout court, secondo un sistema basato:
- sul conferimento di voucher che possono essere spesi dai beneficiari presso provider da loro stessi scelti, sulla base dell’elenco dei fornitori accreditati;
- sulla selezione mediante gara d’appalto di provider privati in grado di fornire a prezzi di mercato misure e servizi il cui contenuto è prestabilito nel bando di ed è parametrato in funzione del numero dei beneficiari.
In entrambi i casi i fornitori che vogliano incassare un voucher devono essere certificati da società private addette ai servizi di controllo di qualità e rilascio di certificazioni, a loro volta autorizzate da un organismo di accreditamento nazionale, la Deutsche Akkreditierungsstelle (DAkkS).

I cittadini possono beneficiare dei corsi di formazione professionale finanziata quando i counsellor delle Agenzie per l’Impiego o dei Jobcentre lo prescrivono; può avvenire in condizione di disoccupazione o per il raggiungimento di una qualifica che scongiuri la perdita del lavoro.
Durante il periodo di disoccupazione, qualora il conseguimento di nuove competenze migliori l’occupabilità individuale e risponda ai criteri attuali e futuri del mercato del lavoro, l’operatore del servizio pubblico responsabile della presa in carico del disoccupato valuta il ricorso alla formazione in base al profiling (con o senza l’utilizzo di voucher).
Gli operatori privati.
In Germania si possono distinguere tre tipi di operatori privati sul mercato del collocamento:
- le agenzie private di reclutamento, la cui regolamentazione rimanda al SGB III e che si occupano prevalentemente del placement di figure manageriali o di profili artistici;
- le agenzie per il lavoro temporaneo, il cui funzionamento è regolato dallo Statuto sul lavoro temporaneo (Arbeitnehmerüberlassungsgesetz), che intermediano lavoratori nel 50% dei casi con contratti della durata media di 3 mesi;
- le agenzie per il collocamento “sovvenzionato” (subsidised placement services), a cui il Servizio pubblico per il lavoro tedesco esternalizza misure di politica attiva a fronte di un pagamento a risultato.

Le agenzie per il lavoro
Con l’approvazione della “Legge per migliorare le possibilità di integrazione nel mercato del lavoro” del 2018 è stato inserito un nuovo capitolo sul sistema di autorizzazione degli operatori del mercato del lavoro nela quale si stabilisce che solo le agenzie per il lavoro che dimostrino efficienza e affidabilità, che utilizzino personale qualificato e applichino un sistema di qualità possono essere autorizzate.
I requisiti di ammissione si applicano a tutte le agenzie per il lavoro che desiderano accedere alle misure di promozione dell’occupazione in conformità con l’SGB III.
La legge inoltre introduce una riserva da parte dell’Agenzia federale per l’impiego (BA) che deve subentrare nell’erogazione dei servizi, nel caso di misure di attivazione i cui costi siano superiori al costo medio federale (BDKS).
Il disoccupato che benefici del voucher può accedere ai servizi di intermediazione delle agenzie per il lavoro accreditate, che poi saranno rimborsate dall’Agenzia per l’impiego o Jobcentre.
Il collocamento può avvenire anche attraverso contratti di somministrazione e, in tal caso, l’agenzia per il lavoro può chiedere anche una commissioneper l’intermediazione all’impresa utilizzatrice: in tal caso, ad occupazione conseguita, viene erogata una prima tranche da EUR 1000.00 ed una seconda, che oscilla tra 1000 e 1500, nel caso in cui a beneficiare del’intervento sia stata una persona in condizione di particolare svantaggio o disabilità.
Le misure di Politica attiva per il lavoro affidate ai privati.
Esistono inoltre misure di politica attiva erogate da provider privati e finanziate dalla BA con strumenti diversi dai due tipi di voucher sin qui considerati; vengono esternalizzate tramite gare d’appalto bandite dai cinque Centri di Acquisto Regionali (Regionale Einkaufszentren, REZ) che vengono indette utilizzando la mappatura delle aree di riferimento effettuate da Agenzie Locali per il Lavoro e dei Jobcenters cogestiti dalla BA;
i bandi di gara riguardanol’istruzione e la formazione professionale, all’attivazione, alla reintegrazione e alla riabilitazione lavorativa ed i vincitori sono scelti in base al criterio dell’offerta economicamente e della valutazione funzionale, effettuata dagli uffici locali.